Dialogoi all’evento Illuminate 2023

Ha promosso le attività del Distretto e le opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce

12 Giugno 2023


Durante l’evento internazionale dei partner Microsoft “Illuminate 2023” – tenutosi a Lecce nelle date dal 5 al 7 Giugno, di cui Dialogoi è stato partner grazie al coinvolgimento della sua associata COMMEDIA srl – il Distretto ha promosso le attività svolte durante questo ultimo anno ed evidenziato le attività delle sue associate appartenenti a differenti settori dell’industria culturale e creativa, del digitale e del turismo.

Per saperne di più sul Distretto Dialogoi: Il Presidente Avv. Riccardo Figliolia presenta il Distretto Dialogoi al seminario “EYEOVER4SECURITY”

Alcune attività del distretto sono visibili qui.

L’evento che si è sviluppato in tre giornate di lavori, ha visto un percorso orizzontale, dal titolo “Partner Microsoft, come migliorare la collaborazione e il business”; e percorsi formativi verticali sui temi “Digitalizzazione della PA e Smart Cities”, “Cloud e Hybrid Cloud”, “Tecnologie Innovative (Blockchain, IOT), “Intelligenza Artificiale e servizi cognitivi”, “Digital Compliance”. Inoltre, nell’ultima giornata è stato realizzato un approfondimento sui temi “Chat GPT e AI” e “L’evoluzione della Mixed Reality”.

Altresì nelle giornate del 6 e del 7 Giugno il Distretto Dialogoi ha messo in mostra le opere digitali di alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Coniugare le potenzialità degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce con il mondo digitale – afferma il Presidente Avv. Ricardo Figliolia – è di notevole importanza per la crescita del Made in Italy, ma soprattutto del genio creativo e professionale di imprese e studenti.
La mostra realizzata all’interno dell’evento Illuminate è stata curata dalla Prof.ssa Giulia Netti – docente di Fondamenti di Marketing Culturale, presso la medesima Accademia – con la collaborazione del Prof. Gianni De Serio – docente di Tecniche e Grafiche speciali presso l’Accademia de quo.

La mostra ha visto la partecipazione degli studenti:
• Alessia Morciano con l’opera intitolata “Ossimoro”;
• Alessandro Serio con l’opera intitolata “Vivere”;
• Chiara Sicuro con l’opera intitolata “Eros e Thanatos”;
• Cinzia Benizio con l’opera intitolata “False rotte”;
• Elissabetta Altomare con l’opera intitolata “La sognatrice”;
• Francesca Mazzeo con l’opera intitolata “Relazioni Karmiche”;
• Giulio Gaballo con l’opera intitolata “La quotidianità di un clochard”;
• Ilaria Lombardi con l’opera intitolata “Insomniac”;
• Martina De Matteis con l’opera intitolata “Come Lillith”;
• Miriana Liberti con l’opera intitolata “Melancolia”;
• Paola Camisa con l’opera intitolata “Subconscio”;
• Sara Rizzo con l’opera intitolata “Khepei”;
• Sara Pignatelli con l’opera intitolata “Le Radici della Paura”;
• Savina Antonazzo con l’opera intitolata “Elitre”;
• Valentina Gaeta con l’opera intitolata “Il canto delle balene”;
• Valentina Marra con l’opera intitolata “Elementi ed Emozioni”;
• Valeria Cataldo con l’opera intitolata “Alketipo”;
• Valeria Di Santo con l’opera intitolata “Identità”
• Vincenzo Luchena con l’opera intitolata “Spostarsi oltre”. Opera vincitrice il Premio Nazionale delle Arti 2022;
• Wang Xuewen con l’opera intitolata “La sera”.

Per vedere le opere realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce:
clicca qui per la prima parte
clicca qui per la seconda parte

Altresì, in mostra anche una installazione multimediale dell’Artista e Docente di Applicazioni digitali per l’Arte, Prof. Gianluca Russo con l’opera Twins 38 “Morso d’Amore”. L’opera é composta da un video e 25 foto. Protagonisti due gemelli monozigoti che interpretano una danza che affonda le sue radici nei culti orgiastici dedicati a Dionisio, Dio dell’antichità greca, che nel VIII secolo avanti Cristo fu importata nel salento (all’epoca Magna Grecia). Nel video l’ambientazione della performance è fedele a quella delle tradizioni dove accanto all’esorcismo musicale hanno importanza: i profumi della vegetazione mediterranea, lo specchio per contemplare i movimenti, l’acqua per rinfrescarsi durante la lunga danza e una corda appesa dove lasciare oscillare il corpo e la testa per imitare i gesti del ragno. Molto spesso la danza durava ore intere, infatti la stanchezza e il movimento ripetuto e impetuoso della testa portavano il danzatore in trans. Nel video l’antica danza viene interpretata da due gemelli monozigoti. Questo evidenzia come oggi, nel fenomeno del tarantismo, con l’avvento della clonazione umana, osservare due gemelli monozigoti acquista ulteriori valenze rispetto al passato.

Per vedere l’opera, clicca qui.

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