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05 Maggio 2022

Il distretto Dialogoi muove i primi passi verso la creazione di networks tra stakeholder

Si sono avviate nel corso delle ultime settimane rilevanti e proficue collaborazioni tra i membri del Distretto Dialogoi e l’Accademia di Belle Arti di Lecce - all’interno della disciplina di Fondamenti di Marketing Culturale.

Nello specifico, tali collaborazioni sono rivolte alla creazione di un network relazionale al fine di agevolare e incrementare il trasferimento sinergico e bilaterale di skills, know-how e knowledge.

Si sono avviate nel corso delle ultime settimane rilevanti e proficue collaborazioni tra i membri del Distretto Dialogoi e l’Accademia di Belle Arti di Lecce – all’interno della disciplina di Fondamenti di Marketing Culturale.
Nello specifico, tali collaborazioni sono rivolte alla creazione di un network relazionale al fine di agevolare e incrementare il trasferimento sinergico e bilaterale di skills, know-how e knowledge.

Il settore dell’industria culturale e creativa, il settore turistico e quello digitale devono puntare sulla creatività e sull’innovazione e non vi è altro miglior modo di raggiungere tali obiettivi, se non connettere la creatività, le competenze e l’innovazione che contraddistinguono l’Accademia di Belle Arti di Lecce con la professionalità, le competenze e l’innovazione proprie dei membri del Distretto Dialogoi.

Il Presidente del Distretto Dialogoi- Avv. Ricardo Figliola- afferma “questo è solo un piccolo e primo passo verso la realizzazione di un piano strategico relazionale, il cui obiettivo è individuato nella creazione di un network relazionale forte e stabile tra imprese, pubbliche amministrazioni, enti universitari e le comunità”.

La mission del Distretto Dialogoi è la valorizzazione e la promozione della cultura, del turismo e del digitale. Queste prime interlocuzioni, azioni e attività sono alla base del perseguimento di tale mission e della vision del Distretto Dialogoi.

02 Maggio 2022

Rinnovato il direttivo del Distretto Dialogoi – Cultura, Turismo e Digitale avanti tutta!

Il Consiglio Generale del Distretto Produttivo dell’Industria Culturale ha individuato come successore al Presidente uscente Fabrizio Benvenuto, Riccardo Figliola già cofondatore di Dialogoi.

Avvocato con una lunga e significativa esperienza nel mondo delle Imprese, Riccardo Figliola, è attualmente anche il Segretario Generale di Confimi Industria Bari e il Segretario Generale de La Nuova Energia, Distretto Produttivo

Il Consiglio Generale del Distretto Produttivo dell’Industria Culturale ha individuato come successore al Presidente uscente Fabrizio Benvenuto, Riccardo Figliola già cofondatore di Dialogoi.

Riccardo Figliola, avvocato con una lunga e significativa esperienza nel mondo delle Imprese, è attualmente anche il Segretario Generale di Confimi Industria Bari e il Segretario Generale de La Nuova Energia, Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili e della Efficienza Energetica, di cui è stato cofondatore.

Il neo Presidente nell’accogliere con piena disponibilità il suo nuovo ruolo ha prima di tutto ringraziato il suo predecessore e ha dichiarato di puntare tutto su tre Settori strategici per la Puglia: la Cultura, il Turismo e il Digitale.
l’Industria Culturale e Creativa ha subito un arresto drammatico nel corso di questi ultimi due anni. La crisi sanitaria dovuta al Covid-19 ha comportato un vero e proprio blocco di uno dei maggiori settori trainanti non solo dell’economia regionale e nazionale, ma anche dell’economia europea. Oggi bisogna fare tesoro di quanto accaduto e cogliere da tale crisi un ulteriore motivo per migliorarsi e puntare sulla qualità, sulla coesione e interconnessione tra gli stakeholder diretti e indiretti dell’industria culturale, creativa e turistica.

Riccardo Figliola ricorda le parole di Einstein “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato”.

Con queste celebri parole, il nuovo Presidente punta alla realizzazione di una ripresa più forte e profonda del settore, e continua affermando che “la Cultura, il Turismo e il Digitale sono settori strettamente collegati e di supporto gli uni agli altri. Oggi il compito del Distretto Dialogoi è creare relazioni sempre più salde tra questi tre settori e puntare sull’innovazione digitale come elemento fondamentale di ulteriore crescita per la valorizzazione della cultura e la creazione di un turismo sostenibile e di qualità”.

Il Presidente Riccardo Figliola punta sulla creazione di un network tra imprese, pubbliche amministrazioni, enti universitari e la comunità, per la ripartenza non solo del Distretto, ma di tutta l’industria culturale e creativa e per la ripartenza del settore turistico.
Creatività ed innovazione sono competenze distintive che contraddistinguono il nostro territorio, bisogna incentivarle e promuoverle e noi siamo pronti ad affrontare tale sfida e a puntare tutto sulla cultura, sulla transizione digitale e sul turismo, supportando ogni singola organizzazione e affrontando tali tematiche insieme ai rappresentanti regionali e alle comunità locali”.

Per conoscere i membri del direttivo cliccare su: Organigramma – Dialogoi

23 Settembre 2020

DOPO CINQUE ANNI, LASCIA IL PRESIDENTE VENTRICELLI

TROPPI IMPEGNI. E' TEMPO DI FERMARSI. GRAZIE A TUTTI

L'auspicio è di generare nuovi e significativi benefici per il nostro sistema

Gentili Associati. Cari Amici.

Dopo una profonda analisi, basata sulla necessità di meglio canalizzare i numerosi impegni aziendali e datoriali, lo scorso 21 settembre, alla scadenza dei nove mesi di prorogatio – richiesta dal Comitato di Distretto dello scorso 20 gennaio-, ho comunicato al Consiglio Direttivo di Dialogoi, Distretto Produttivo Pugliese dell’Industria Culturale, la volontà di non ricandidarmi alla presidenza, per un secondo mandato. Termino qui, dunque, dopo cinque anni, con profonda gratitudine per Voi tutti e la consapevolezza di aver dato il massimo delle mie possibilità. Un impegno incessante, condiviso periodicamente con la governance del Distretto – a cui va il mio ringraziamento -, che ha permesso a Dialogoi di posizionarsi sia verso importanti interlocutori nazionali, sia verso gli attori regionali.
Un’autorevolezza che ha poi dato vitalità anche alla parte “produttiva”, che dopo molteplici proposte all’Assessorato di riferimento e un interessante progetto transfrontaliero, ci ha visti brillanti protagonisti al Salone del Libro di Torino di tre anni fa.
Lascio, all’indomani delle elezioni politiche che governeranno le Puglie per i prossimi cinque anni, sperando vivamente che chi amministrerà la regione investa pienamente e correttamente su tutte le numerose filiere di questo comparto così strategico, permettendo alle aziende del Distretto e al territorio tutto di cogliere, concretamente, le reali occasioni di sviluppo.
Lo stesso principio che ha animato la mia presidenza, impostata saldamente su questa visione strategica, a cui ho riservato in ogni momento del mio incarico la più scrupolosa attenzione, rispettando – sempre – una doverosa correttezza istituzionale.
Così come ho inteso costruire i rapporti con Voi tutti, con la ferma convinzione di far emergere un dialogo collettivo, significativamente esplicitato come primus inter pares e giammai come uno sterile “rappresentante legale” di un gruppo di aziende.
Con l’auspicio che tutto questo possa generare, per davvero, nuovi e significativi benefici per il nostro sistema, incardinando Dialogoi in una dimensione sempre più manageriale, che aiuti il nostro sistema imprenditoriale a compiere un ulteriore decisivo passo verso l’innovazione e la qualità, Vi saluto con sincera stima.

Sergio Ventricelli

18 Maggio 2020

UN PIANO ORDINARIO, PER UN’EMERGENZA STRAORDINARIA

LETTERA APERTA ALL'ASSESSORA CAPONE E AL DIRETTORE PATRUNO PER LE FILIERE CULTURA E SPETTACOLO

VENTRICELLI: “RITENIAMO CHE SONO STATI PREVISTI INTERVENTI TROPPO TIMIDI"

Gent.ma Assessora.
Dopo un’attenta lettura del Piano straordinario, si ritiene che le iniziative delineate appaiano per lo più protese, per un verso al prolungamento dei termini di scadenza dei bandi attualmente in essere e, per l’altro, a puntellare il sistema di promozione e valorizzazione culturale già messo in atto con l’attuale ciclo di programmazione comunitaria, senza soluzione di continuità. Si ritiene, infatti, che gli atti di semplificazione, ottimizzazione e accelerazione procedurale, richiamati nelle premesse del Piano e già adottati (vedi anche la DGR n. 1531/2019 “Cultura + semplice”), frutto evidente della constatazione delle criticità emerse nella gestione dei bandi emessi, siano necessari e doverosi per mitigare il rischio che gran parte delle risorse impegnate non vengano effettivamente utilizzate dai beneficiari finali. Per converso si ritiene, altresì, che gli assets su cui il Piano fonda le proprie radici per il rilancio dell’industria culturale e creativa siano troppo timidi, con il rischio di restare improduttivi di risultati concreti di tipo sistemico.
Pur nella consapevolezza delle difficoltà che hanno segnato il percorso di questo ciclo di programmazione comunitaria, volto a creare dal nulla un’industria culturale e creativa, nel tentativo di trasformare modelli organizzativi approssimativi in piani di sviluppo sostenibili bancariamente, viene da chiedersi se le risorse messe in campo nel Piano abbiano davvero gettato le basi per la nascita di un sistema d’impresa; se non sarebbe stato più opportuno, in questo momento storico straordinariamente complesso, un’apertura maggiore e più chiara verso esperienze completamente nuove, cercando di essere il più possibilmente inclusivi di tutte le realtà regionali.
Appare, quindi, del tutto assente il tentativo di provare a battere strade insolitamente calpestate, dialogare con i soggetti pubblici e privati dell’universo scolastico; coinvolgere realtà fino ad ora estranee al sistema e che magari in termini di fatturato e addetti rappresentano una realtà di cui dover tenere conto. Azioni innovative, dunque, e allargamento della platea di beneficiari, più che mantenimento di quanto già “sostenuto”.
Questo appare dalla lettura del Piano straordinario proposto che sostiene le imprese con il Bonus una tantum e “premia” quelle che hanno già ricevuto finanziamenti nel triennio 2017-2019, senza prevedere nessuna “apertura straordinaria” a sostegno dell’inversione culturale nel sistema della didattica in remoto per sostenere l’identità territoriale e la resilienza, né tanto meno per sostenere le imprese culturali e creative di nuova o prossima costituzione, attualmente più fragili (ma invisibili alla politica), che tanto meriterebbero di ricevere e che tanto potrebbero fare.
Alla luce di quanto detto, si ribadisce l’importanza di innescare processi di cambiamento sistemico capaci di “coniugare le problematiche dell’industria culturale e creativa a quelle della scuola, immaginando la possibilità di realizzare/utilizzare produzioni audiovisive nostrane per innovare il sistema didattico, introducendo pillole di resilienza e di “rivoluzione” culturale capaci di alimentare l’identità territoriale nei diversi percorsi scolastici (distinti per target di utenza scolare e relativi piani di studio), generando liquidità a favore delle imprese del settore e favorire investimenti in R&I, sinergie tra imprese culturali e creative e Centri di R&S, peraltro già esistenti nel Distretto Dialogòi, formalmente riconosciuto dalla Regione Puglia, favorendo il connubio esistente tra scuola-cultura-lavoro.” e si sottolinea un ulteriore aspetto di significativa rilevanza, riconducibile all’assenza di politiche attive orientate a sostenere le attività culturali di artisti o associazioni “invisibili” alla politica, ma con i requisiti di legge, dedite a sostenere la resilienza attraverso i valori della nostra cultura materiale e immateriale e di identità territoriale.
Peraltro, quanto già rassegnato in termini di proposta e qui ribadito, trova naturale applicazione alle modifiche che si intendono introdurre alle legge regionale n. 6/2004, che contempla espressamente il coinvolgimento dei Distretti industriali, anche attraverso Convenzioni, per la realizzazione di iniziative e progetti di valorizzazione; la riduzione dei processi di migrazione delle giovani generazioni; il sostegno alla domanda e formazione del pubblico, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche (cfr. lett. e), f), l) dell’art. 4 nonché, lett. d) dell’art. 7), come anche rispetto al DL di prossima pubblicazione, che prevede, salvo modifiche, lo stanziamento di 400 MLE per la banda ultra larga oltre a ulteriori finanziamenti connessi all’infrastrutturazione per l’erogazione di servizi educativi.
Per ultimo, ma non da ultimo, il Piano non considera, solo prima facie, l’opzione già prospettata da questo Distretto di assegnare ad entrambi i Distretti regionali il ruolo di Organismo Intermedio per la “Selezione delle Operazioni”, di cui al paragrafo 1 dell’art. 123 delReg (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio optando per l’apertura di un Help desk “finalizzato a monitorare la crisi del settore e a supportare e accompagnare le imprese del comparto Cultura e Creatività nell’accedere a fonti di informazione chiare e semplificate, nell’orientarsi tra i numerosi provvedimenti emanati dalle diverse Autorità, nell’accedere alla misure di sostegno disponibili, nell’attivare modalità di lavoro alternative…omissis…”, che, per diversa via, nella sostanza, riprende l’ipotesi prospettata da Dialogòi, se non rispetto alla scelta del soggetto attuatore…generato da ragioni indifferenti all’impianto normativo di prossima adozione che riforma la legge regionale n. 6/2004.
Con rinnovato spirito di leale e proficua collaborazione, si resta a disposizione di codesto spettabile Assessorato e Dipartimento, per offrire ogni suggerimento utile a sostenere il variegato mondo dell’Industria culturale e creativa e promuovere, sul piano istituzionale e del confronto partenariale, politiche realmente innovative a vantaggio di tutte le imprese culturali e creative, associate o non a questo Distretto.

Sergio Ventricelli
Presidente DIALOGOi, Distretto Produttivo Pugliese dell’Industria Culturale

15 Aprile 2020

DIALOGOI: “L’INDUSTRIA CULTURALE E TURISTICA IN PUGLIA IN CADUTA LIBERA”

VENTRICELLI: “A RISCHIO IL 30% DEL FATTURATO E IL 10% DELLE AZIENDE DEL SETTORE"

I RISULTATI DI UN'INDAGINE TELEFONICA CONDOTTA SU UN CAMPIONE DI 320 AZIENDE

In Puglia, i settori dell’industria culturale e turistica sono in caduta libera. La nostra previsione è che se la politica non accelererà con interventi straordinari, sia di immissione di liquidità che di programmazione a medio e lungo termine, gli effetti dell’epidemia Covid-19, brucerà il 30% del fatturato annuo e spazzerà via il 10% del comparto”. Così Sergio Ventricelli, presidente di DIALOGOi, il Distretto Produttivo Pugliese dell’Industria Culturale, dopo aver condotto un’indagine telefonica su un campione di 360 aziende della regione, per raccogliere informazioni sugli effetti economici del Covid-19. L’indagine, effettuata in coordinamento con Confimi Industria Puglia e l’Agenzia del Turismo per la Promozione del territorio del Comune di Manfredonia, ha coinvolto la filiera della cultura (musei, editori, biblioteche, librerie, teatro, musica, danza, spettacoli, cinema, audiovisivo, tipografie) e del turismo (agriturismi, B&B, alberghi, ristoranti, trattorie, trasporti), evidenziando nel primo semestre 2020, numeri impressionanti: prenotazioni cancellate fino al 90%, lavoratori collocati in cassa integrazione fino all’80%, lavoratori stagionali non assunti fino al 100% ed eventi annullati fino al 100%. “Da imprenditore – continua Ventricelli – prima ancora che da presidente di DIALOGOi, sono allibito, per la totale mancanza della cosiddetta ‘fase 2’ da parte della politica, che avrebbe dovuto accelerare da almeno una settimana. Sento parlare di riprogrammare attività e progetti, cofinanziati con fondi europei. Appare evidente che nessuna azienda, in questo momento, può programmare nulla, dunque, questi interventi sono, di fatto, inutili. Per noi la priorità è riaprire. Seppur con modalità subordinate all’implementazione di un protocollo di sicurezza aggiornato e condiviso che miri alla sicurezza, anche psicologica, di clienti e lavoratori. La chiusura imposta finora è stata l’unica misura possibile, per contrastare efficacemente la diffusione del virus, ma adesso c’è assoluta urgenza di rilanciare. In Puglia abbiamo numerose agenzie pubbliche, pagate dunque dai cittadini, che potrebbero programmare nuove traiettorie economiche, favorendo anche la creazione di un fondo per lo spettacolo e il turismo. Non ci risulta nulla di tutto questo. Si continua a parlare, mentre il tempo passa, col rischio che il virus sociale ed economico che dovremo affrontare possa essere più devastante di quello epidemiologico”.

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